Come fare un eCommerce: guida pratica e perché senza web designer è un suicidio digitale
- info3690805
- 7 giorni fa
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Aggiornamento: 4 giorni fa
Aprire un negozio online, sulla carta, sembra facile: scegli una piattaforma, carichi due foto, metti i prezzi e aspetti che piovano ordini dal mondo. Poi arrivano i dati veri: carrelli abbandonati, utenti che scappano dopo 5 secondi, zero vendite. E la domanda amara è: “ma non doveva essere semplice capire come fare un eCommerce?”
La verità è che la tecnologia è solo metà della storia. L’altra metà è progettazione. Ed è qui che entra in scena il web designer: la figura che decide se il tuo eCommerce sarà un asset che genera fatturato o un magazzino fantasma nel deserto di internet.

Come fare un eCommerce oggi: partire dai numeri, non dai template
Il primo passo per capire come fare un ecommerce è guardare i numeri, non i temi gratuiti.
Secondo l’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm – Politecnico di Milano, nel 2024 gli acquisti online degli italiani hanno superato i 58,8 miliardi di euro, con una crescita del 6% rispetto al 2023. Di questi, 38,6 miliardi riguardano prodotti fisici, trainati da arredamento, beauty, food & grocery.
E non è finita: le previsioni per il 2025 parlano di oltre 62 miliardi di euro, con un aumento delle imprese italiane dotate di un sito eCommerce, arrivate a circa 91.000, in crescita del 3,4% rispetto all’anno precedente.
Tradotto: tutti si stanno buttando sull’online. Risultato? Competizione feroce e utenti abituati a standard altissimi.
In più, le ricerche del Baymard Institute mostrano che circa il 70% degli utenti abbandona il carrello prima di completare l’acquisto, spesso per motivi legati a usabilità e complessità del checkout (troppe informazioni richieste, processi confusi, sorprese nei costi finali).
Quindi no, non basta “mettere su un sito”: serve un progetto pensato attorno all’utente. E qui entra il web designer.
Il ruolo del web designer in un progetto eCommerce
Un web designer specializzato in eCommerce non è “quello che sistema i colori”. È la figura che tiene insieme:
identità del brand;
esperienza utente (UX);
interfaccia visiva (UI);
vincoli tecnici della piattaforma;
obiettivi di business (vendite, lead, iscrizioni, ecc.).
UX, UI e conversione: il triangolo sacro
Un buon web designer, davanti a un eCommerce, non parte mai da “che tema vuoi?”. Parte da domande molto meno romantiche:
Chi è il tuo cliente tipo?
Cosa vendi davvero (prodotto, servizio, status, tempo risparmiato)?
Qual è l’azione principale che vuoi ottenere (acquisto immediato, registrazione, richiesta preventivo)?
Perché qualcuno dovrebbe scegliere te e non l’ennesimo marketplace?
Da qui costruisce:
UX (User Experience): architettura delle informazioni, menu, categorie, filtri, percorsi verso il prodotto, checkout lineare.
UI (User Interface): tipografia, colori, pulsanti, spazi bianchi, micro-animazioni, icone, foto e layout coerenti.
Il tutto rispettando le linee guida di usabilità e accessibilità: per esempio, le Linee Guida di design per i servizi digitali pubblicate da AgID per la PA italiana insistono sulla centralità dell’utente, sulla chiarezza dei contenuti, sulla struttura leggibile e sull’accessibilità come requisito, non come optional.
A livello internazionale, le WCAG (Web Content Accessibility Guidelines) del W3C definiscono standard tecnici per rendere i contenuti accessibili a tutti, basati su quattro principi: percepibile, utilizzabile, comprensibile, robusto.
Un web designer serio queste cose le conosce e le integra nel progetto, soprattutto se il tuo eCommerce punta a crescere nel tempo e non a vivere due mesi.

Come fare un eCommerce senza farsi fregare dalla fretta
Qui arriva la parte che di solito nessuno vuole sentire: la fase di progettazione conta più della scelta della piattaforma.
Le macro-fasi, se vuoi fare le cose sul serio, sono queste:
Strategia e posizionamento
cosa vendi, a chi, con che margini e con che differenziale rispetto ai competitor;
definizione delle categorie, delle collezioni, delle priorità (prodotti bandiera, entry level, premium).
Architettura informativa e percorsi utente: Il web designer costruisce la “pianta del negozio”:
struttura delle categorie;
filtri (taglia, colore, prezzo, materiale…);
percorsi rapidi per chi sa già cosa vuole;
percorsi guidati per chi ancora è indeciso.
Wireframe e prototipi: Prima del “bello”, il web designer disegna lo scheletro delle pagine:
home, categorie, schede prodotto, carrello, checkout;
posizionamento di ogni elemento;
gerarchia visiva (cosa l’occhio vede per primo, cosa per secondo, cosa può ignorare).
UI Design (la parte che tutti vedono): Qui entrano: palette colori, font, foto, icone, stile delle card prodotto, pulsanti, banner promozionali. Ma non è decorazione: ogni scelta è legata alla leggibilità, alla fiducia, alla coerenza col brand.
Collaborazione con sviluppo e marketing: Un ecommerce non vive da solo:
il web designer lavora con chi sviluppa (front-end/back-end) per tradurre i layout in pagine veloci e responsive;
lavora con chi segue marketing e adv per allineare landing, banner, promo coi flussi reali degli utenti.
Come fare un eCommerce mettendo l’utente al centro (e non l’ego del brand)
Come fare un ecommerce che non sia solo un catalogo online? Semplice (si fa per dire): progettare tutto dal punto di vista dell’utente, non del proprietario del negozio.
Alcuni esempi concreti in cui il web designer fa davvero la differenza:
Ricerca dei prodottiUn campo di ricerca visibile, filtri sensati, risultati ordinati. Non un motore interno che restituisce il nulla appena sbagli una lettera.
Scheda prodotto chiara e onesta
foto nitide e coerenti;
descrizioni leggibili, non romanzi in corpo 10;
informazioni chiare su tempi e costi di spedizione;
recensioni presentate in modo comprensibile.
Checkout corto e trasparente: Il Baymard Institute, dopo anni di ricerca su usabilità del checkout, mostra che una delle ragioni principali di abbandono è un processo troppo lungo e complicato: l’ideale è ridurre il numero di campi, semplificare il flusso e rendere visibili subito costi totali e opzioni di spedizione.
Mobile first, davvero: La maggior parte del traffico arriva da smartphone: se il tuo eCommerce funziona solo da desktop, hai già perso. Il web designer progetta layout, spazi, pulsanti e testi pensando al pollice, non al mouse.

Come fare un eCommerce: la domanda che devi farti prima di partire
Come fare un eCommerce che non sia il solito progetto partito in grande entusiasmo e morto dopo sei mesi?Risposta cinica ma utile: mettendo il web designer al tavolo fin dall’inizio, non chiamandolo a disastro già fatto.
Come fare un eCommerce con un web designer (e non contro)
Ecco cosa dovrebbe fare un web designer serio in un progetto ecommerce, punto per punto:
Analisi dei competitor e benchmark: Studiare i siti dei tuoi concorrenti diretti e dei grandi player del settore per capire:
cosa funziona;
dove gli utenti si perdono;
quali pattern di design sono ormai “standard” (e vanno rispettati per non creare confusione).
Definizione di linee guida di design: Un documento che stabilisce:
palette colori;
tipografia (font primari e secondari, gerarchie);
stile delle foto;
tono dei micro-testi (label, messaggi d’errore, conferme).
Progettazione accessibile e conforme agli standard: Sia le linee guida AgID per accessibilità e usabilità dei servizi digitali italiani, sia gli standard W3C/WCAG, indicano requisiti tecnici e principi per rendere i siti fruibili a tutte le persone (contrasti adeguati, testi alternativi, navigazione da tastiera, ecc.). Anche se non sei una PA, ignorare questi standard significa escludere utenti e, spesso, perdere soldi.
Test di usabilità (anche minimi): Far provare il sito a poche persone reali, osservare dove si bloccano, quali percorsi seguono, quando chiudono la pagina.Un’ora di test fatta bene può valere più di cento riunioni piene di opinioni.
Checklist minima prima di andare online
Prima di premere “pubblica”, chiediti – con brutalità – se:
la home page dice in 3 secondi cosa vendi e a chi;
il menu è comprensibile senza pensarci troppo;
la ricerca interna funziona davvero (provando errori ortografici e sinonimi);
le schede prodotto hanno:
informazioni chiare su prezzo, disponibilità e spedizione;
foto sufficienti;
un bottone di acquisto ben visibile;
il checkout:
mostra subito costi totali, incluse tasse e spedizione;
non obbliga a creare un account se non necessario;
chiede solo i dati indispensabili.
Se a una sola di queste domande la risposta è “beh, più o meno…”, il web designer dovrebbe rimetterci mano. Altrimenti stai investendo in traffico (SEO, adv, social) per portare persone in un negozio che non vende.

Come fare un eCommerce scegliendo il professionista giusto
Giusto per complicarti la vita, là fuori è pieno di:
sviluppatori che si spacciano per web designer;
grafici che non hanno mai visto un funnel di vendita;
“esperti” di ecommerce che non conoscono la parola usabilità.
Per scremare:
Chiedi esempi di ecommerce realiGuarda 3–4 siti fatti da lui/lei.
Sono veloci?
Si capisce subito cosa vendono?
Il checkout è digeribile?
Fatti spiegare il processo, non solo il prezzo: Un professionista ti parla di: analisi, architettura, prototipi, UI, sviluppo, test.Chi parte subito da “tema premium + plugin” probabilmente vede il tuo eCommerce come un lavoro in serie.
Domanda diretta su UX e accessibilità: Chiedi esplicitamente:
“Come ti assicuri che il sito sia usabile e accessibile?”Se la risposta è un balbettio generico su “siti responsive”, è un segnale.
Verifica che capisca il tuo modello di business: Il web designer non deve fare il commercialista, ma deve capire se:
vendi prodotti ad alto margine o prezzo basso e volume alto;
hai bisogno di acquisti impulsivi o di percorsi più informativi;
ti serve più cross-selling o più lead generation.
Conclusione: l’eCommerce non è un sito, è un sistema
Alla fine, la domanda “come fare un eCommerce” è un po’ fuorviante. La vera domanda è: “come progettare un sistema che trasformi visite in vendite in modo sostenibile?”
La piattaforma tecnica (Shopify, WooCommerce, Wix, custom, quello che vuoi) è importante, ma non è lì che si gioca la partita. La partita si gioca su:
come presenti i prodotti;
quanto è facile comprare;
quanta fiducia trasmetti;
quanto è coerente l’esperienza dal primo click all’email di conferma ordine.
Tutto questo è, prima di tutto, design. E il web designer, se lo coinvolgi nel modo giusto e al momento giusto, non è un costo in più: è la persona che ti evita di scoprire, tra un anno, che “l’eCommerce non funziona” solo perché nessuno l’ha progettato davvero.



